Oes, mostro metà uomo e
metà pesce, venuto dal mare Eritreo, ed uscito dall’uovo primitivo, dal quale
erano stati tratti tutti gli altri enti, comparve presso un luogo vicino a
Babilonia. Egli aveva due teste; quella d’uomo era situata sotto quella di
pesce. Alla sua coda erano uniti due piedi d’uomo del quale aveva la voce e la
parola. Questo mostro stava fra gli uomini senza mangiare, dava loro la
cognizione delle lettere e delle scienze, insegnava loro ad esercitare le arti,
ad innalzare templi, edificare città, ad istituire delle leggi, e a fissare i
limiti dei campi con sicure regole, a seminare, e a raccogliere i grani ed i
frutti; in una parola, tutto ciò che raddolcire i loro costumi poteva
contribuire. Al tramontar del Sole, ei ritiravasi nel
mare e sotto le acque passava la notte. Ne comparvero in seguito altri simili a
lui . Oannes, Oes, dicono gli eruditi, in
siriaco significa ‘straniero’. Così questa favola ci insegna che giunse un
tempo per mare uno straniero il quale diede ai Caldei alcuni principi
d’incivilimento […]. da Enrico Baccarini
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